Appassionato di volo, di montagna e di natura. In generale di tutto ciò che definisco "vivere con il cielo negli occhi". Mi sono ritrovato ultimamente ad avere a che fare con alcune persone che del cielo parlano molto, ma capiscono poco. Chiedo perdono per cui se ogni tanto, invece di raccontare di volo, mi fermo a polemizzare con costoro.
sabato 14 marzo 2009
Cieli s-velati
Il comandante strakkino è diventato davvero noioso e il numero di commenti e commentatori del suo blog è precipitato drasticamente.
E allora ne approfitto per postare qualche cosa che riguardi quello che in cielo accade veramente.
Le foto sotto, fatte con uno scarsissimo telefonino, sono di una settimana fa, nel fine settimana che Strakkotto ha descritto come "di basse velature" sottinteso chimiche.
Come potete ben vedere le velature erano prevalentemente nella sua mente.
Il sabato è stato un giorno spettacolare. La domenica ha visto un passaggio di nubi ad altissima quota (direi ben oltre i 6000 mt) nella mattinata per poi trasformarsi in un "pomeriggio azzurro".
Purtroppo oggi invece il cielo è velato per davvero qui in Piemonte e non si vola.
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WOW!
RispondiEliminaFoto spettacolari!
P.S.
E' lecito usare il telefonino mentre si pilota?
Non ti fanno la multa? :p
Permettimi una domanda da ignorant.
RispondiEliminaSono sicuro che la risposta e' li fuori, intendo su un libro di matematica o internet, ma preferisco avere la tua soluzione.
Poniamo le seguenti condizioni:
-osservatore a livello del mare;
-nessun ostacolo all'orizzonte, si puo' vedere il cielo per un arco di 180 gradi.
Ammettiamo di avere due scie che vanno da orizzonte ad orizzonte, una a 4000 metri (per amor di discussione, tralasciamo se la formazione e' possibile o meno) e una a diecimila metri.
Quanto sarebbe lunga ogni scia?
Pongo la domanda perche' immagino come pilota avrai dimestichezza con formule simili, io intanto cerchero' di risolvere il problema per conto mio.
Grazie in anticio.
Fozzillo.. se un vigile volante lo ferma penso di sì.. :P
RispondiElimina@ Silent
RispondiEliminaConfesso di avere riletto un po' di volte la tua domanda e che non ho una risposta preconfezzionata.
Intanto sono un pilota di volo a vela (alianti) e tecnico sugli elicotteri... ma cosi sui due piedi presumo che nemmeno un pilota di linea saprebbe risponderti.
Comunque leggendo qui e la su Internet si scopre che: Un uomo in piedi in mezzo all'oceano ha l'orizzonte posto a 4,5 km da lui. 9 km da est a ovest ( o da nord a sud)
Questo dovrebbe corrispondere grosso modo a 4,85 primi di arco terrestre.
Sto uscendo a cena ma domani provo a fare 2 conti :-)
Sembra che finalmente riesca a commentare di nuovo! euuiua!
RispondiEliminaHo provato a dirti, ti ringrazio per la gentilezza, provero' a risolvere il problema da solo. A quanto vedo saper misurare la lunghezza percepita di un oggetto in volo sta diventando argomento primario, con tutta questa storia dei 747 e delle lune piene.
Una sola domanda (scusa!): cos'e' quel nastro rosso che si vede nelle foto, attaccato al tettuccio?
Tanta invidia. Ho riconosciuto il Rocciamelone, sbaglio?
RispondiEliminaImmagino che anche il brevetto per pilotare gli alianti sia un obiettivo arduo...
CiaoEnrico.
RispondiEliminaSi è il rocciamelone. Il volo è avvenuto per di più in val di susa e pedemontana torinese.
Arduo? Ma secondo me se uno ha la passione e lo vuole fare non è poi cosi difficile.
Non è una cosa riservata ai super uomini e c'è un sacco di persone "normali" che volano.
Se passi da Torino si puo' sempre provare.