lunedì 9 febbraio 2009

Il diritto di morire per vivere.

Il mio post che chiedeva il silenzio per Eluana, non voleva essere un silenzio su quello che considero un gravissimo atto del governo in carica e del suo presidente.
Ovvero cercare d'imporre per decreto, la propria visone (sentita o utilitaristica) della morale e dei valori.
Non solo ritengo che uno stato debba essere laico, laicità che tutela per primi i credenti, ma credo che in realtà ci sia ben poco di amore cristiano, di etico e di morale, nel voler imporre la vita a chi è pronto a morire.
La vita ha dovuto inventare la morte. Altrimenti la vita non potrebbe essere quella che concepiamo.
Religioni e culture meno dedite all'ego della nostra, lo hanno sempre saputo. La propria morte non veniva esorcizzata, nascosta, sfuggita, ma preparata.
Non si tratta di suicidio, ma del poter affrontare un momento comunque inevitabile, nel miglior modo possibile.

Io non sono credente. Ma penso di dovere comunque molto alle cose che ha detto Gesù. E non posso non ricordare a coloro che volevano imporre la "vita" ad Eluana, che Gesù è andato incontro alla propria morte anche quando avrebbe potuto fuggirla.

Il papà di Eluana ha subito una violenza inaudita. Ma credo che moltissime persone, anche moltissimi credenti, gli siano comunque vicini.
Molti di coloro con cui ho parlato in questi giorni, non neccessariamente persone che abbiano mai passato molto tempo a sviluppare complessi pensieri filosofici, si sono detti inorriditi da quello che accadeva, in merito alle decisioni del governo.
Prima ancora che i rischi per la costituzione e la democrazia, quello che spaventava tutti, era la possibilità che altri decidessero, sia pure per posporlo, il momento e il modo della nostra morte.
Questo decreto ha fatto capire a molti cosa sia davvero la libertà. Se infatti ci puo' risultare tollerabile accettare delle privazioni durante la nostra vita, vederci negare la possibilità di decidere, sull'unico evento veramente irripetibile che la vita prevede, la morte, ci ha spaventato molto di più di quanto avrebbe potuto fare l'annuncio di un tentato colpo di stato.

Il silenzio per Eluana, non voleva mettere a tacere la rabbia che provo, nel vedere questo scempio di quanto è stato costruito nei secoli per arrivare alla nostra democrazia.

Signor presidente del consiglio. L'Italia per essere unita ha dovuto sconfiggere il Papa in guerra. Non si è trattato di una mera questione territoriale. E' stato un atto senza il quale, lei mai avrebbe potuto essere eletto per ricoprire la sua carica. La prossima volta cerchi di ricordarlo.

7 commenti:

  1. Orso quoto in pieno. Gli incazzati sono come minimo due. E di fronte allo spettacolo delle ultime due ore circa mi sento anche profondamente sconsolato.

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  2. Sto guardando Porta a Porta e le sottili disquisizioni sul se e sul quanto il "protocollo" abbia portato sofferenza.
    Tutto in funzione della propaganda alla propria posizione politica.

    Nessuno che chieda se e quanta sofferenza ci possa essere stata in questi 17 anni.

    Supponiamo che ci stato un fievole barlume di coscienza. Provate a pensare di essere chiusi nel buio di un corpo che non sente, non vede, non si muove e del quale non siete assolutamente più padroni.
    Senza la coscienza dello spazio, del tempo che passa, dell'ambiente esterno.

    Per 17 anni

    E' "vivere"?

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  3. Da sei mesi vivo senza TV... Che succede?

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  4. Sottoscrivo il tuo post, Orso.

    Quanto all'orrida trasmissione dello zerbino Vespa, anche quando guardavo la televisione la evitavo come la peste. Anche ieri sera dubito di essermi perso qualcosa di interessante...

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  5. Credo che l'argomento meriti un post molto meditato ... non è il momento. Vorrei solo dire ai "tromboni" televisivo-parlamentari che le decisioni su queste (ed altre cose...) andrebbero prese con cognizione di causa: avrei voluto che almeno UNO (compreso l'Arcivescovo di Udine) di loro fosse stato a VEDERE Eluana e rimanere con lei anche solo per un'ora...

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  6. Ciao Orso, anch'io non sono credente ma non sono neanche Italiano e non vivo in Italia, ciò nonostante ho seguito con tristezza e partecipazione la vicenda di Eluana e ho tirato un sospiro di sollievo quando ne hanno annunciato la morte.

    Ho letto migliaia di commenti su i vari blog ma ogni volta innorridivo quando leggevo che Eluana stava solo dormendo ed era sana, talmente sana da poter aver un figlio, e chiamavano assassini il padre e il presidente Napolitano.

    Veramente una triste storia.

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  7. Quoto. Simpatico il riferimento al XX Settembre.

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