mercoledì 13 gennaio 2010

Stadis 450.

Da tempo straker va gridando in giro, anche alle conferenze a cui sempre meno spesso viene invitato, che il bario gli aerei lo spargono grazie ad un additivo presente nel cherosene avio.

Lo " STADIS 450" (prima parte)

Bene. In questo suo disquisire su questo additivo presente nel cherosene avio, straker ci dimostra essenzialmente 3 cose.

A) Non sa nemmeno cosa sia l'oggetto della sua discussione. Ancora non ha capito a cosa serve lo Stadis 450. Anzi non ha nemmeno capito cosa sono i carburanti aeronautici.

B) Il grande esperto di scie non sa come funziona un motore a turbina.

C) Il ricercatore indipendente non ha il minimo senso delle proporzioni e non sa fare i conti.

Ve ne sarebbe poi un quarto già ampiamente dimostrato anche senza scomodare lo stadis 450.
Ovvero, uno scimpanzé ubriaco sa tradurre l'inglese meglio del mitico comandante.


Ma andiamo per gradi.

Cominciamo dal post, più volte pubblicato sui vari blog fotocopia creati tanto per incassare spiccioli con i banner.

L’ingrediente non tanto segreto: Stadis 450


L'incipit non è dei più felici. Stakkino infatti esordisce scrivendo:

"I più comuni carburanti usati per gli aerei commerciali oggi sono denominati Jet-A, Jet-A1 e Jet-B. Tutti questi sono carburanti a base di kerosene, eccetto il Jet-B, che è una miscela di kerosene e nafta per i climi più freddi. Jet-A è impiegato in tutto il mondo, mentre Jet-A1 è disponibile solo negli Stati Uniti. I militari statunitensi usano un particolare carburante a base di kerosene, il JP-8 che è simile al Jet-A1."

E qui sono presenti già 3 errori. Il jet B infatti è un "distillato di nafta" con una frazione di cherosene e non cherosene e nafta. e chiunque abbia mai avuto a che fare con un auto diesel in climi freddi capisce il perché. Di fatto pare sia sostituito con una miscela di cherosene e benzina avio. Ed i soliti possessori di diesel potranno dire niente di nuovo sotto il sole.
Inoltre ad essere disponibile solo sul mercato Americano (ma la notizia non è cosi vera) è il jet A mentre il jet A1 è presente in tutto il mondo. In pratica li potete acquistare anche in colorificio o ferramenta quando comperate del petrolio lampante, ovvero quello che si usa per le lampade a petrolio. Come inizio per un esperto studioso indipendente non è male.

Proseguiamo e arriviamo al terribile elemento segreto.

"Alcuni additivi chimici sono adoperati in questi carburanti, tra cui inibitori della corrosione, stabilizzatori della temperatura, detergenti e dissipatori dell’elettricità statica. I dissipatori sono di particolare importanza, a causa del loro contenuto in metalli e sono usati nell’aviazione civile e militare. Octel Starreon Stadis è un dissipatore che contiene dinonylnapthalene sulfonic acid (Il barium dinonylnaphthalene sulfonate è un composto antiruggine. Resiste all'abrasione ed è stabile in condizioni di umidità, n.d.t.) ed altri solventi organici; secondo l’MSDS (Material Safety Data Sheet), esso contiene due ingredienti segreti. Stadis 450 è l’unico additivo usato nei carburanti dell’aeronautica militare. La Dupont, l’originario produttore, afferma di aver trasferito la sua produzione nel settembre del 1994 alla Octel Starreon LLC, ora una filiale della Innospec Fuel Specialties. L’Innospec Fuel Specialties produce anche un altro dissipatore statico chiamato statsafe. Comunque, secondo la Exxon, lo Stadis 450 continua ad essere il dissipatore statico maggiormente usato dall’aviazione civile e militare.
Sebbene gli ingredienti segreti siano molto ben protetti dal produttore, un recente studio dell’E.P.A. rivela che questi componenti chimici sono i sali di bario e/o il calcio. L’E.P.A. classifica il dinonylnaphthalene sulfonic acid, sale di bario come sostanza chimica HPV, cioè che è prodotto o importato negli Stati Uniti in quantità di un milione di libbre all’anno. Lo stesso studio riporta che, in base ai risultati sulla tossicità, il dinonylnaphthalene sulfonic acid, un particolare sale di bario, appare essere il più biologicamente attivo della categoria."

Dunque... ricapitoliamo. Il bario si sà, è il pallino di Straker da quando ha scoperto che fa parte della tavola periodica degli elementi (quella in realtà la deve ancora scoprire anche se l'ha già citata tutta).

Quindi secondo lui, i cattivoni del NWO, usano lo Stadis 450 per spargere bario sulle nostre teste.

Mannaggia!!! Chissà quante tonnellate ne semina ogni aereo che vedo passare su casa mia.
Facciamo 2 conti.

E per farli cominciamo da una delle fonti citate a piè di pagina dallo stesso strakkino.

"AVIATION FUEL ADDITIVES

Aviation fuel additives are compounds added to the fuel in very small quantities, usually measurable only in parts per million, to provide special or improved qualities. The quantity to be added and approval for its use in various grades of fuel is strictly controlled by the appropriate specifications."

Fatemi capire... qui dice che gli additivi sono aggiunti al carburante in quantità veramente piccole solitamente misurabili in parti per milione... PARTI PER MILIONE? MA NON ERANO TONNELLATE? Va be ci sarà un errore. Visto che la fonte è affidabile (l'ha usata Straker, mica quegli infedeli dei debunker) vuole dire che c'è un errore. Forse diceva in milioni di parti o milioni di volte... un refuso. Ma visto che cita "appropriate specifiche" andiamo a controllarle.

Eccone qui una ad esempio.
Ma cavolo dice proprio:

Antistatico STADIS (mg/l) max 3




Cioè in un litro di cherosene ci sono 3 mg di stadis... Significa che in 1.000.000 (UNMILIONE) di litri di kerosene ci sono 3 chili di stadis...

Sono un po' deluso... Ma almeno lo Stadis sarà fatto quasi esclusivamente di bario...

Dunque. Straker dice che lo stadis contiene "dinonylnaphthalene sulfonic acid" bene. Per una volta gli credo. Immagino che lo Stadis 450 sia fatto praticamente solo di questo composto e che a sua volta questo composto sia fatto praticamente solo di bario....

Andiamo ancora una volta a vedere.

Qui scopriamo cosa e quanta roba c'è nello stadis... sono un po' deluso. Pare che il "dinonylnaphthalene sulfonic acid" vari dal 10-al 30%. Be dai si sa che quelli dell NWO sono cattivi. Faranno in modo che si usi sempre la percentuale più alta. Quindi 30%. Non sono un chimico ma il 30% farebbe pur sempre poco meno di un kg di ""dinonylnaphthalene sulfonic acid" (che a leggere straker è praticamente sinonimo di bario) ogni 1.000.000 (UNMILIONE) di litri di kerosene... almeno un numero pressochè tondo... non quello che mi aspettavo ma insomma. Mica voglio sempre dare adosso s traker.

Non sono un chimico ma me ne viene uno in soccorso.

ecco cosa mi scrive:

"Secondo straker il "componente segreto" è il dinonil solfonato di bario (DNSBa), visto il riferimento EPA che cita.
Tale sale non contiene azoto, ma solo zolfo, quindi dovrebbe essere quello che in
http://www.laroute.net/data/docs/Stadis450.pdf è presente al max al 30%.
Con banali calcoli chimici, si scopre che 100 g si additivo segreto contengono solo il 13% (in peso) di bario. Il rimanente è C, H, S e O."

O maremma... il 13% dell'additivo segreto che c'è d'entro l'additivo...

Significa che in 1.000.000 (UNMILIONE) di litri di kerosene c'è meno di 1 30 grammi di bario metallico...

Ripeto. 130 grammi su un milione di litri.
Ovvero 0,00013 grammi ogni litro.

Se pensiamo che in un metro cubo di roccia c'è mediamente 10 grammi di bario, il cherosene al confronto appare quasi acqua di fonte.

Considerato che un Airbus 320 con 30.000 litri di kerosene percorre più di 5000 km... lascio a voi fare il conto di quanto bario per km si lascia indietro.
Magari si può anche calcolare quanto ne usa nei 3 minuti mediamente necessari secondo straker, perché un tanker dissolva un cumulo.

Un ultima considerazione.

Ma allora tutto questo "dinonylnaphthalene sulfonic acid" che gli americani producono dove va a finire?
Premesso che ossidi e sali di bario si usano un po' ovunque. Nelle vernici per renderle bianche. Sugli elettrodi delle valvole termoioniche, nei monitor e mi pare anche come dielettrico in alcuni condensatori, la risposta principale la da strakkino stesso.
"Il barium dinonylnaphthalene sulfonate è un composto antiruggine."
Antiruggine strakkino hai capito? A-N-T-I-R-U-G-G-I-N-E. Ecco cosa ne fanno gli americani di tutti quei sali di bario.

(Si ringrazia sentitamente Mastro Ciliegia per la collaborazione)

12 commenti:

  1. Direi che più sbufalato di così non si poteva...
    ma ormai lui c'è abituato e poi fa affidamento sul fatto che i 4 gatti che bazzicano sul suo sito gli articoli non li leggono nemmeno.
    Complimenti cmq Orsovolante per tutto il lavoro che hai fatto nel tempo per ridicolizzare questi due cialtroni.;-)

    RispondiElimina
  2. Peta lì..

    Qualche precisazione

    Immagino che Straker prenda per buona la composizione della Stadis citata nel "safety data sheet" linkato nell'articolo.
    In quella composizione sono elencati diversi costituenti e il range della loro quantità in percentuale.

    Alcuni sono citati in chiaro, e vengono dati anche i riferimenti CAS Number e EINECS (sistemi di registrazione dei prodotti chimici).
    TOLUENE
    SOLVENT NAPHTHA (PETROLEUM), HEAVY AROMATIC
    DINONYLNAPHTHYLSULPHONIC ACID
    PROPAN-2-OL
    NAPHTHALENE

    Due, invece, sono mantenuti segreti per ragioni commerciali.
    TRADE SECRET POLYMER CONTAINING SULPHUR
    TRADE SECRET POLYMER CONTAINING NITROGEN

    Nessuno di quelli elencati in chiaro contiene bario.

    Ora, se si vuole ammettere un briciolo di logica e di coerenza nella fantasia strakeriana, non si può affermare che "dicono che ci mettono il DINONYLNAPHTHYLSULPHONIC ACID ma in realtà ci mettono il suo sale di bario"...
    Tanto varrebbe dire che il data sheet è inventato, e quindi è inutile portare come "prova" una cosa ritenuta falsa in partenza.
    E non si tratta neanche di una "short form" dove sottointendono che si tratti del sale di bario. Il CAS. No. citato è 25322-17-2, che è proprio quello dell'acido libero, mentre il sale di bario avrebbe il CAS No. 25619-56-1.

    (BTW: esite anche il nome italiano di "acido dinonilnaftalensolfonico", ma nè google translator nè le conoscenza di Straker ci arrivano, e per prudenza "il nostro" preferisce lasciare il termine inglese)

    Quindi, se secondo la fantasia di qualcuno il bario c'è, dovrebbe essere nei "trade secret polymers".
    Vediamo un po':
    Il dinonilnaftalensolfonato di bario NON E' un polimero. E' una molecola pesante, ma definita chimicamente con un suo definito peso molecolare (1055), cosa che non accade per i polimeri per i quali, al massimo, si indica un range di pesi molecolari.
    Comunque, tralasciando queste pignolerie, tra i due "trade secret" il sospettato dovrebbe essere solo il primo, visto che, se si prendono per buoni i dati del documento, il secondo conterrebbe azoto.
    Poiché il micidiale sale di bario non lo contiene (oltre al bario contiene solo carbonio idrogeno zolfo e ossigeno), la sostanza sterminatrice dell'umanità dovrebbe essere il "TRADE SECRET POLYMER CONTAINING SULPHUR" (che comunque è al 30% anch'esso), e non l'acido citato esplicitamente.

    Tentare di ripercorrere i pensieri di Straker è impresa molto difficile, visto che le normali regole della logica e della coerenza sono gestite con notevole elasticità. Dopotutto gli interlocutori ai quali è destinato il messaggio, non conoscendo nè l'una nè l'altra, non saprebbero che farsene.

    Il sospetto che mi viene è che, avendo trovato che lo stadis contiene quel particolare acido, e che quel particolare acido ha un sale di bario usato ampiamente (anche se altrove), il buon Straker abbia fatto 2 + 2 = 7 e sia arrivato alle sue (s)conclusioni.

    Mi chiedo quante googlate avrà fatto con "barium" e quanti link s'è letto per trovare qualcosa su cui ricamarci sopra.

    mc

    RispondiElimina
  3. Anche troppo interesse serio per le cazzate che si inventa Marcianò.. deve vendere fumo e non può farlo con informazioni vere.

    Grazie comunque per questo VERO LAVORO DI RICERCA.

    Ciao

    RispondiElimina
  4. Interessante articolo Orso.
    Purtroppo per noi, c'e' da considerare che i moderni tankeroni hanno serbatoi da 12 fantastiliardi di litri e quindi il bario totale e' tantissimo... :-)

    RispondiElimina
  5. serbatoi da 12 fantastiliardi di litri...
    Ma non erano alcuni gigawatt di ettari cubici?
    Se considerano prova la trama di un film, non vedo perché trascurare i fumetti...

    Dopotutto l'ettaro è una misura di superficie, cioè una lunghezza al quadrato. L'ettato cubico quindi è dimensionalmente una lunghezza alla sesta.
    Mi pare la cosa giusta per una cosa fuori dal mondo come le scie chimiche.


    mc

    RispondiElimina
  6. secondo voi uno sciachimista qualsiasi non prova vergogna quando legge un articolo come questo?

    RispondiElimina
  7. Non saprei.. intanto dovrebbe essere già assalito dalla vergogna perchè non lo capisce.. poi una volta impegnatosi a leggere qualcosa di sensato lo assale la vergogna quando si rende conto di come altri l'hanno preso per il culo, ma alla fine prevale la rabbia e la voglia di rivalsa. Purtroppo un idiota, se lo coccoli e gli spilli soldi, scodinzola. Se gli parli duro e cerchi di svegliarlo, si arrabbia. Ma si tenta sempre.. c'è ancora tanta gente da salvare..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da salvare cosa? Dal "tuo credo"? Dalle "tue convinzioni"? Tutti ridono, rullo di tamburi, sipario...!

      Elimina
  8. Cielo quanto mi piacciono articoli così!
    Grazie ragazzi!

    RispondiElimina
  9. bell'articolo orso, e i miei complimenti a mc.

    @ ilpeyote
    secondo me no!

    RispondiElimina
  10. mamma mia tra voi e loro mi sembra di vedere il circo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Odio, lotte e alla fine autoillusioni e vuoto. L'essere umano è una creatura esilarante.

      Elimina