lunedì 2 novembre 2009

Il traffico sconosciuto...

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...è sicuramente quello del pensiero nel cervello di certi scialchimisti.

A questa ennesima bufala del comandatte strakkino ho provato a replicare con un post che so già non comparirà mai sul suo blog.

ecco il testo:

Piccola spiegazione.

I controllori radar che controllano la TMA di Milano, dispongono solo di un radar 2D. Ovvero di uno schermo che visualizza in pianta la posizione degli aerei. Ad ogni puntino corrisponde un aereo di cui si conoscono la posizione geografica ma non la quota a meno che questi non abbia un Transponder attivo in modo C o S.

Ora, come ho cercato di spiegare più volte a mike e a straker, gli spazi aerei sono separati anche verticalmente. Quelli ad una certa quota devono contattare il radar. quelli al di sotto no perché sono di fatto fuori dallo spazio aereo controllato.

Accade che la maggior parte dei voli VFR (a vista), aerei privati, elicotteri, ultraleggeri ecc.. utilizzano l'area in cui non si è obbligati a contattare il radar.

Il controllore però vede ugualmente la traccia del radar primario sul suo schermo e non può avere la certezza, trattandosi di un radar 2D ed avendo il transponder spento o in stnd by o privo del modo C, che l'aereo sia effettivamente al di sotto dell'area di sua competenza e non si tratti invece di un invasione di spazio da parte di traffico che viene chiamato "sconosciuto" ma riferendosi al controllore medesimo che non essendo stato contattato non "conosce" il tipo di traffico le intezioni ecc..

La protesta sindacale è nata perché ci si dotasse di strumenti o di procedure tali da tutelare i controllori dalla possibilità di scambiare un effettiva e sempre possibile invasione di spazio da parte di un aereo che non li ha contattati, per un normale traffico a quota inferiore e quindi al di fuori dell'area da loro controllata.


Io non ho nemmeno più voglia di dedicare un post a smentire queste minchiate...


e poi:

(straker scrive):Possiamo forse pensare che l'autore di questi preoccupati resoconti intendesse riferirsi a qualche aereo da turismo, i cui piloti sono comunque obbligati a presentare un piano di volo?

altra perla della tua ignoranza. Non esiste nessun obbligo di presentare un piano di volo per i velivoli che fanno voli turistici o lavoro o che comunque operino in VFR (ovvero la stragrande maggioranza dei voli esclusi quelli di linea). In questi casi l'obbligo del piano di volo esiste solo se si oltrepassano i confini nazionali.


Lascio a chi ne ha voglia la ricerca dei documenti sindacali on line. Basta digitare "ENAV traffico sconosciuto" . Siccome c'è anche sritto chi ha stilato i documenti potete anche scrivergli per chiedere a cosa si riferissero.

Naturalmente nessuno sciacomicaro lo farà. A loro basta credere alle cavolate di strakkino.

1 commento:

  1. Oh, capita a tutti di sbagliare :D

    Comunque, come gia' detto altrove (sul blog di esse mi pare) ho gia' scritto all'indirizzo email indicato sul blog dell'ATM di Milano.

    Vedremo se ci sono reazioni di sorta.

    Saluti
    Michele

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