mercoledì 10 febbraio 2010

Fast and low.

Se non sbaglio alcuni complottisti, per giustificare la presunta impossibilità dello schianto sul Pentagono l'11-9, sostengono che sia impossibile pilotare un aereo che sia al contempo basso e veloce.

Eccoli serviti.



E se ancora non ci credete:



Nota a margine. Come potete leggere nei commenti, a qualcuno una sequenza dei filmati ha ricordato la tragedia del Cermis. Credo che si tratti del passaggio di un aereo acrobatico attraverso una grotta naturale che si vede nel primo filmato attorno al minuto 1.
Sono abbastanza convinto che quella scena abbia in comune con la tragedia solo l'ambiente alpino mentre altre sequenze sarebbero più indicate come esempio di comportamento irresponsabile più verso gli altri che verso i piloti stessi.
Censurare il filmato? Onestamente credo sarebbe ipocrita. Questi filmati circolano da anni e solo in minima parte mostrano un vero e proprio comportamento pericoloso verso gli altri.
Per il resto mostrano quello che fa un pilota militare. Non si tratta di una difesa della categoria. Da chi poi? Visto che sono stato obbiettore in tempi non sospetti, ma semplicemente di mostrare una realtà.
Come si vede gli aerei possono volare bassi, molto bassi e veloci e coloro che lo negano e si dicono pure piloti, probabilmente mentono 2 volte.
Se malgrado questa nota qualcuno ritiene ancora inappropriato il post nessun problema. Rimuovo tutto.

15 commenti:

  1. Non sbagli.
    Ottima raccolta, Orso!

    p.s.
    PRIMO!

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  2. Sapevo che i piloti da caccia erano pazzoidi, ma in questa maniera proprio no...
    Nel secondo video sbaglio o c'erano anche delle prove di riattacco per mancato atterraggio (o come si chiama la manovra)?

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  3. ALLA FACCIA DEL CAZZO DEL BASSI E VELOCI!
    Ora, che i piloti militari siano un po' pazzi (nel senso buono), non ci piove, ma questi non volano bassi, se scendono di un altro paio di metri si trasformano in trivelle!
    SPETTACOLARE, Orso!

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  4. ho visto una foto scattata al cruscotto di un F104 mach 1,2 a 50 piedi di quota, veramente da pazzi !

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  5. nel primo video a 1,20 mi ha fatto ricordare il cermis,e il tuo video non mi piace più.scusami.

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  6. Mauro scusami ma non ho capito il perché?

    Non sto difendendo il comportamento di questi piloti, ma nel primo video a 1,20 c'è un paracadutista che plana con una tuta alare.
    Poco prima un aereo acro che passa dentro una grotta naturale, presumo dopo aver verificato l'assenza di cavi che ne ostruissero in qualche modo l'uscita.
    Lo rimuoverei anche ma veramente vorrei capire dove ti ricorda quella tragedia.

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  7. in tutte le attività umane ci sono momenti in cui la saggezza lascia il posto,per insondabili motivi,all'azzardo.momenti in cui si spegne il bene dell'intelletto per fare spazio aqualcosa che travalica l'umanità e diventa esibizione del proprio ego.non devi assolutamente togliere il video:ci mancherebbe altro.è solo il vedere un aereo a bassa quota su un crinale innevato che mi fà pensare che quei piloti a volte,eccedono i loro doveri per sconfinare in abusi che portano a tragedie.scusami ancora,non metto assolutamente in dubbio la tua sana passione per il volo(le tue foto sono splendide),sono io che ho una sensibilità elevata per questi eccessi.ciao.

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  8. @Mauro non ti devi affatto scusare.
    Anzi è sano ricordarsi che esistono sensibilità diverse.
    Però credo che tu abbia davvero preso un abbaglio su quella singola scena.
    Quello che si vede ad un minuto e venti che scende lungo un pendio innevato è un uomo con una tuta alare.
    Io ho anche il filmato completo. Si tratta di un paracadutista saltato da un elicottero.
    O forse ancora non ho capito la scena.

    Guarda già prima del tuo commento volevo scrivere 2 righe di precisazione sul comportamento di alcuni di questi piloti.

    Ritengo molto stupido ad esempio piombare in elicottero dietro il camion di un poveraccio che sta lavorando.
    In ogni caso come ho detto, non hai nulla di cui scusarti.
    Buona serata, ciao.

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  9. accidenti!puoi rubricarmi alla voce pirla!ho dato la dimostrazione,involontariamente,di come guardano le cose gli sciachimisti.vado a dormire assieme a enrico la talpa.ciao.

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  10. Sono folli e irresponsabili.
    Al loro posto farei le stesse cose? si.

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  11. Mauro, se non ci fosse stato chi ha azzardato, sono convinto che vivremmo ancora nelle caverne. Cristoforo Colombo per esempio, se si fosse comportato saggiamente, non sarebbe mai partito verso occidente

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  12. Orso, fantastici filmati, soprattutto il primo. Comunque secondo me quelli con le tute alari comincieranno presto a rimetterci le penne.

    Finché non mettono a repentaglio la vita altrui, che facciano pure. Quoto sul cretino dell'elicottero che sorpassa il camion, e forse anche quelli che volano (almeno apparentemente) in un porto.

    Sia chiara però una cosa: se uno rischia la vita per dovere, come ad esempio un elicotterista del soccorso alpino o un pilota di Canadair, ha la mia massima stima e rispetto quando succede l'irreparabile. Se si schiantano questi, invece, io non mi faccio scrupoli a considerarli cretini. Vedi "Paté" de Gaillardon...

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  13. E' sempre difficile giudicare in queste cose.
    Molti dei piloti del filmato volano cosi perché cosi richiede il loro mestiere (Pilota Militare)
    Alcuni fanno delle bravate. Queste si possono ancora distinguere in bravate che mettono a repentaglio la tua vita e bravate che mettono a repentaglio quella degli altri.

    Narra la leggenda che il primo pilota che ha effettuato un looping sia poi stato punito per avere rischiato inutilmente la sua vita e l'aeroplano...

    Patrick non è morto durante un lancio estremo ma mentre provava delle modifiche ad un prototipo della sua tuta. Non è morto per un difetto della tuta o per un azzardo ma per un errore nel ripiegamento e nel posizionamento delle cinture del suo paracadute. Errore che ha reso impossibile anche l'uso dell'emergenza.

    C'è questa frase di Patrick che mi pare possa rendere il senso di certi gesti.

    [b]«Superare un limite, un confine stabilito, prima che coraggio, è disciplina, esperienza, aiuto della scienza, della medicina, della fisiologia, della psicologia. Solo concentrando nel corpo e nella mente queste cose si può diventare padroni dell'estremo.»

    Patrick De Gayardon[/b]

    Non giustifico e non incoraggio certo la ricerca del rischio fine a se stesso ma è un dato di fatto che per alcune persone la sfida del limite è qualcosa che va oltre al semplice esibizionismo e diventa una necessità fisiologica.

    Quando questa necessità viene ben gestita, capita talvolta di ottenere, oltre alla riduzione dei rischi, anche dei risultati importanti per la società.

    Ci saranno sempre uomini e donne che cercheranno di vedere se si può andare oltre. Alcuni lo faranno in modo stupido ed irresponsabile. Altri cercheranno di farlo in modo più intelligente. In ogni caso vi saranno vittime da entrambe le parti ma è anche innegabile, che molte delle scoperte e delle conquiste dell'umanità siano anche dovute a persone come quelle.

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