Lettera aperta al professor Cesare Dal Pont.
Gentile professore. Ho appena finito di ascoltare la registrazione della puntata del 12 febbraio, della trasmissione da lei condotta, Storie di Frontiera[1].
Premetto che lavoro sugli aeromobili dal 1987, sono un tecnico elicotterista e che sono pilota di aliante grande appassionato di volo. Nei limiti delle mie capacità amo parlare di volo, scrivere del cielo e incoraggiare le persone ad avvicinarsi a questo mondo.
Conosco le, mi consenta definirle cosi, bizzarre teorie del signor Marcianò da oltre un anno e da quest'ultimo e dai suoi seguaci vengo spesso insultato e diffamato, siamo arrivati agli auguri di morte per mia figlia espressi da alcuni sostenitori della teoria del complotto "scie chimiche", proprio a causa della mia professione e perché sono solito evidenziare le incongruenze anche scientifiche di questa teoria sul mio blog personale.[2]
Comprendo che il conduttore di una trasmissione radiofonica ha dei doveri di imparzialità nei confronti dei propri ospiti, qualunque siano le teorie più o meno strampalate da essi proposte.
Credo però fermamente che ognuno di noi abbia un dovere di onestà intellettuale che gli deve impedire di tacere quando viene presentato per vero qualche cosa che, alla luce delle proprie conoscenze ed esperienze, è palesemente falso. Dovere che mi aspetto, forse per un certo senso di romanticismo, ancora più forte in chi frequenta il cielo.
Per questo sono rimasto estremamente stupito quando il suo ospite ha potuto far passare impunemente tesi ed argomentazioni, che a un pilota, ancor prima che a un fisico, non potevano non apparire false e deliranti.
Come può chi ha una seppur minima infarinatura di "cultura aeronautica", tacere quando si sostiene che gli aerei di linea disporrebbero di spruzzatori segreti per l'irrorazione di sostanze tossiche?
Come può un pilota ed un fisico accettare senza battere ciglio l'affermazione che le sostanze tossiche vengono aggiunte al carburante? Come se modificando il carburante con l'aggiunta di percentuali importanti di qualcosa,le prestazioni dei motori restassero invariate. E questo a prescindere da cosa avverrebbe all'interno di filtri, dispositivi di regolazione ecc..
Come si può, ancora una volta, sorvolare su affermazioni quali " le scie chimiche vengono disperse di notte per dissolvere i cumuli di bel tempo". Come se un pilota ed un fisico non sapessero che i cumuli si formano grazie all'irraggiamento solare. O ancora quando si dice "i cumuli di bel tempo che si formano con l'alta pressione" quando è noto a chi ha un infarinatura di meteorologia che in condizioni di alta pressione le nubi si dissolvono naturalmente.
Tralascio poi le ridicole affermazioni sull'uso di un additivo antistatico nel carburante, lo Stadis 450, per spargere bario nel cielo e deviare le perturbazioni, far sparire o comparire nuvole nebbia e quant'altro. Tale additivo, presente al massimo in 3 parti per milione per ogni kg di cherosene, contiene al massimo il 30% di un sale che potrebbe essere composto al massimo del 13% di bario metallico.[3]
Ovvero servirebbero un milione di litri di cherosene per disperdere 300 grammi di bario. Bario che sarebbe comunque non allo stato metallico e quindi inerte.
Anche il sodio è velenoso, ma tutti noi lo usiamo comunemente in cucina sotto forma di sale, quotidianamente.
Forse a lei sembra eccessiva questa mia lettera per pochi minuti di trasmissione concessa al signor Marcianò. Però forse lei non è completamente consapevole della vera e propria campagna di odio, che il signore da lei ospitato sta svolgendo nei confronti dei piloti e dell'aviazione.
Articoli contro i piloti[4], sono la norma quasi quotidiana. In un altri articoli[5] si suggerisce come utilizzare un laser puntandolo verso gli aerei. Negli articoli e ancor più nei commenti sui diversi blog gestiti dal signor Marcianò, si leggono auguri di morte per i piloti, espressioni di gioia quando precipita un aereo, becero sciacallaggio ogni qual volta si verifica un incidente.
Per questo mi sarei aspettato da un pilota e appassionato astronomo, nonché fisico, almeno una presa di distanza da queste affermazioni.
Mi augurerei in futuro almeno un contraddittorio. Magari con un pilota che spieghi che il cielo è un luogo stupendo e che nuvole dalla forma di dischi volanti, il formarsi ed il dissolversi dei cumuli, gli arcobaleni ed il mutare del tempo, sono spettacoli meravigliosi che il cielo ci offre e non gli effetti di qualche terribile complotto che li si consuma.
Cordiali saluti, da pilota a pilota, Fulvio Turvani
[1] http://www.radioimago.org/archivio/2010/Frontiera52.mp3
[2] http://orsovolante.blogspot.com/
[3] http://orsovolante.blogspot.com/2010/01/stadis-450.html
[4] http://www.tankerenemy.com/2009/08/scie-chimiche-e-piloti.html
[5] http://straker-61.blogspot.com/2007/07/la-prova-proof.html
typo:
RispondiEliminacampagna di oddio
e anche
RispondiEliminaincidete
per il resto una bellissima e rispettabile lettera cui spero arrivi risposta
Bella lettera, aspettiamo la risposta.
RispondiEliminaAnonimo e Avvenging grazie per le correzioni.
RispondiEliminaRimedio subito.
Con il tuo permesso orso la metto sul mio blog condominiale
RispondiEliminaPermesso accordato naturalmente :-)
RispondiEliminaHo messo sul mio blog vvv.riosaeba78,altervista.org
RispondiEliminaBella lettera.
Complimenti per la lettera Orso...vediamo se arriva una qualche risposta....
RispondiEliminaCaro Orso, da vecchio "attivista" appassionato di aeronautica in diversi settori, oltre da amico di blog, non posso che inchinarmi a questo esempio di magistrale espressione di amore verso il cielo, che hai dato a noi tutti! Bravo nello scrivere, e sincero nel lanciare il cuore per esprimere quello che per te, e per moltissimi altri, è il senso della propria esistenza. Ti sosterrò sempre, e ti saluto cordialmente col motto della R.A.F. che ci indica la via, contro ogni difficoltà ed ostacolo: Per Aspera Ad Astra!
RispondiEliminaCordialmente, Massimo