A detta di alcuni i cieli azzurri e i cumuli sarebbero solo un ricordo ed i nostri figli destinati a non conoscerli.
Allora forse soffro di daltonismo.
Domenica 16 agosto sgambata in montagna, val Pellice. 1400 metri di dislivello iniziati con un cielo blu che più blu non si può che poi, come è normale in estate ed in montagna, è andato man mano degenerando, concludendo con un temporale proprio nel momento in cui infilavo le chiavi dell'auto nella portiera.
Come potete vedere, malgrado ciò che dice zret, la fauna e la flora stanno abbastanza bene, al punto da essere riuscito a fotografare un aquila anche se ad una distanza notevole. Nessun problema ad avvicinare vari passeriformi mentre marmotte e ungulati avrebbero richiesto una sveglia più precoce, od un ritorno serale più tardivo (sconsigliato dal degenerare del tempo). In ogni caso durante tutta la giornata la loro presenza è stata testimoniata dai fischi d'allarme che entrambe le specie sono solite lanciare quando avvistano un pericolo.
Ecco alcune immagini.
Inizio di giornata sotto un cielo blu.
La cascata del Pis.
Ore 9,15 circa. Il sole solleva i primi ciuffi di vapore dai fianchi delle montagne.
La conca del Prà. Pochi cumuli dissolti rapidamente dal vento.
Salendo verso pian Sineive. Si vede la conca e le nubi create dall'insolazione sui pendii. Il loro ritmo di sviluppo è disfacimento in questa fase è estremamente rapido.
Quale sarà mai la sua quota? (ingrandite l'immagine per vedere scia ed aereo).
Quasi un giardino zen. Intanto il tempo si mantiene bello. I cumuli come sempre vanno e vengono.
Pian Sineive. Il monumento ricorda un aereo americano caduto qui nella metà degli anni 50. In giro si trovano ancora svariate parti dell'aereo.
Il motore esploso.
Poco distante si ricorda una tragedia più recente. 4 alpinisti morti nel dicembre del 2008 a causa di una valanga.
La nuvolosità si fa via via più intensa con il passare delle ore.
Il bivacco invernale del rifugio Granero. A sinistra il monte Manzol, la mia metà (poi abbandonata per il sopraggiungere della nebbia), a destra il monte Granero.
Il rifugio Granero.
Un uccellino si scalda al sole.
Ed un altro preferisce la neve.
E tra le nebbie mi fa visita anche un aquila.
Il lago nero riflette il mutare del tempo.
Autoscatto al colle Manzol. Da sud salgono le nebbie mentre verso nord il cielo ha ancora ampi spazzi di azzurro che si riflettono sugli occhiali da sole.
Ma come, non erano gli aerei a far peggiorare il tempo?
RispondiEliminaA me pare che non ne hai fotografati praticamente nessuno (a parte quello della sesta foto, che era bello alto!)
Scherzi a parte, in montagna il tempo cambia cosi', e spesso anche piu' rapidamente!
Belle foto, in ogni caso.
Complimenti, Orso, mi hai fatto vedere posti bellissimi che non conoscevo.
RispondiEliminaVeramente bel reportage!
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RispondiEliminaDai orso sono tutte foto false e lo sai da cosa lo si capisce?
RispondiEliminaLe aquile non esistono sono mera fantasia.
Ok ora basta con gli scherzi, bellissima scampagnata.
io sono piu fortunato non devo uscire piu di tanto per incontrare bestiacce immonde.
Ieri sera stavo mettendo sotto un cane procione (il solito)(credo sia sempre lo stesso con un certo desiderio suicida), la settimana scorsa dei maledetti cinghiali hanno fatto fuori un cane, e un mese fa le maledette scimmie rognose mi hanno cagato sulla moto se le prendo sono finite.
E vivo in una grande metropoli non oso immaginare quali schifose bestiacce vivono sulle montagne del piemonte.
Bellissime foto :-)
RispondiEliminaDobbiamo organizzare un'uscita dolomitica. O anche verso il Cruccolo.
'rco giuda, che voglia di tirar fuori gli scarponi!!! :(
RispondiEliminaSono anni che non vado in montagna.
Questi posti mi ricordano una mitica permanenza in bivacco in Val Grisanche nel '96, sotto la Becca di Tos, tra aquile, mufloni (o bestie simili) e alianti di passaggio :D
Saluti
Michele
una sola cosa posso dire dopo aver visto quelle foto: minkia quanto sei brutto!
RispondiEliminaInvidia invidia. Io quest'anno niente montagna, gli scarponi sono rimasti nell'armadio. Ma un giro sulle Apuane prime della fine dell'estate lo rimedio....
RispondiEliminainvidia invidia tremenda invidia.
RispondiEliminaPS
Ho scritto l'ultima parte sulle scie di condensa (spero)
http://ipensieridelfioba.blogspot.com/2009/08/lumidita-relativa-appleman-questi_19.html
Fioba