Voli pasquali. Nel blu dipinto di blu.

Alla faccia dei menagramo delle scie chimiche che ripetono "il blu è scomparso dai cieli".
Malgrado la pioggia, ma anche grazie ad essa, durante queste vacanze pasquali il cielo blu, almeno dalle mie parti, ha dato il meglio di se.

Cominciamo con giovedì 1 aprile.

La winglet del DG500 contro le montagne attraversando tra la val di Susa e la val Sangone.

Davvero un bel pesce d'aprile per i nostri amici sciachimisti. E dopo una pasqua acquosa una pasquetta radiosa senza nemmeno una nuvola. Nel pomeriggio si è visto passare una rada velatura di cirri... Che immagino gli sciacomicari abbiano descritto come un violento attacco chimico.

Cielo azzurro su tutto l'orizzonte. Potete vedere il Rocciamelone (la montagna piramidale a sx) e il Gran Paradiso (la più alta sulla dx).
Mi sto preparando a fare da apripista (in gergo civetta), per l'ultimo giorno di gara del trofeo città di Torino. 392 km di tema che saranno però completati solo da 2 concorrenti.

Anche verso lo schieramento cielo blu.

Cosi si presenta la val di susa al decollo. Il monte Musinè sulla dx, è famoso per i grafiti rupestri. Dietro il Rocciamelone e a sx l'Orsiera e la sacra di san Michele.

Il Monviso attraversando la val Chisone. 2380 mt sull' "eco" di Torino Circa 2660 sul mare.

Il Monviso dal vallone di Prà del Torno. Val Pellice.

Termica stretta e conseguente virata a coltello sulla Vaccera, in val Pellice nel cuore delle terre Valdesi.

L'Orsiera.

Il colle delle Finestre dal lato val di Susa.


La valle dell'Orco.