mercoledì 6 maggio 2009

Tom Bosco

Aggiornamento in fondo

Il Peyote ci è arrivato prima di me.
però anche io avevo qualche domanda da fare a Tom Bosco.
Anzi avevo già provato a fargliela qui.

Comunque questo è il testo della mia mail. Mail alla quale non so se avrò mai risposta.

Direttore buon giorno.

Leggo nel vostro articolo online "Attivissimo di nome e di fatto":

“Fatto salvo che le scie di condensazione si formano in determinate condizioni atmosferiche, condizioni che notoriamente e solitamente sono presenti a partire dagli 8.000 metri di quota in su, come spiega i numerosissimi e documentati casi di scie dense e persistenti rilasciate da velivoli operanti a quote variabili fra i 5.000 e i 3.000 metri e talvolta anche più in basso?”


Io sono pilota di volo a vela (circa 500 ore di attività) e tecnico sugli elicotteri (credo circa 10.000 ore di volo). Sono anche appassionato di alta montagna e mi reco relativamente spesso su cime che superano i 3000 metri e si affacciano sulla pianura padana.

Bene io in 23 anni di volo e in 30 di attività alpinistica, non ho mai osservato una sola scia sotto di me.
Anzi tutte le mie foto fatte in volo, ritraggono scie sempre a quote molto più elevate come puo' anche vedere qui.
Eppure stando a personaggi come Rosario Marcianò, il fenomeno dovrebbe essere frequentissimo, visto che lui riesce a vederli senza muoversi dal terrazzo di casa.
Tanto per toglierle ogni dubbio i miei voli si spingono molto spesso sui 4000 metri e più raramente, ma con una certa regolarità, mi trovo a volare in onda a quote ben superiori.

Ora io posso anche tollerare che si parli di cose più o meno misteriose, di magia e di UFO. Ma quando si spacciano per prove, cose che prove non sono e si arriva a dichiarare che le leggi della fisica hanno un comportamento diverso dal reale, mi viene il sospetto di trovarmi di fronte alla malafede.

Le chiedo di indicarmi un solo vero caso, di scie rilasciate a bassa quota, che non sia il solito filmato sgranato o uno dei tarocchi di straker.

Lei ha dichiarato di essere pilota commerciale. Allora non dovrebbe avere difficoltà ne a procurarsi in proprio simili prove, ne ad organizzare un indagine "seria" che provi la sua affermazione.

Come pilota lei dovrebbe ben sapere, che se veramente le scie fossero alle quote da lei dichiarate, si potrebbe raggiungerle facilmente con aerei quali i Pilatus ma anche i più banali Cessna 180 e simili con una spesa tutto sommato risibile rispetto al complotto che si vuole denunciare.

La verità è che dietro l'invenzione del complotto delle scie chimiche ci sono personaggi che ci marciano guadagnandoci denaro ed infischiandosene se le menti che sobillano posso reagire violentemente. Come può ben vedere qui.

Ritengo che ogni persona che abbia il senso comune dell'onestà, abbia il dovere di mettere in guardia coloro che cercano un facile rifugio dalle loro paure, da certe persone pronte a fornirgliene di nuove al solo scopo di intascare del denaro.

Il complotto delle scie chimiche è una buffonata evidente a chiunque frequenti il cielo o anche solo a chi lo osservi documentandotisi. Serbatoi nascosti o additivi segreti sono fantasie per menti infantili, o persone che tutto ignorano su come sia fatto un aereo "vero" e di come funzioni il sistema che gli sta attorno. Lei come pilota dovrebbe ben saperlo.
Abbiamo cospirazioni e veleni ben più vicine e concrete che quella delle scie chimiche. Certo per pubblicare articoli sui veleni della mafia ci vuole più coraggio che a raccontare storielle sui rettiliani o sugli UFO. Nessuno è obbligato ad averlo. Ma tutti sono obbligati ad avere l'onestà di non indicare colpevoli (tecnici e piloti in primis) vanagloriandosi di possedere prove che non esistono.

Aggiornamento:

Tom Bosco mi ha risposto ed anche in maniera tutto sommato cortese.
Riassumo in quanto non ho chiesto l'autorizzazione a pubblicare la sua E_mail.

Mi ha allegato un filmato del 2001 che però non sono in grado al momento di visualizzare (estensione MPV a me sconosciuta)

Pur restando sulle sue posizioni e sostenendo di avere visto più volte scie al di sotto degli 8000 metri e talvolta anche a meno di 3000 (stimati) concorda con me sul fatto che raggiungere simili scie, a quote tanto basse e cosa fattibile con aerei dal costo piuttosto contenuto.
Anzi, mi annuncia che crede che non mancherà molto prima che qualcuno organizzi e porti a compimento un'operazione del genere.
Ora non so se sia solo un auspicio di Tom Bosco o se, magari attraverso la rivista che dirige, abbia intenzione di organizzare lui la cosa.

In ogni caso, dopo avere risposto alla sua e_mail, ne ho inviata un altra che pubblico qui sotto.

Gentile direttore mi scusi se le pongo ancora una questione.


Lei sarebbe d'accordo alla creazione di un protocollo comune per effettuare un indagine con l'utilizzo di un aereo privato?
Protocollo che renda i dati raccolti il più possibile credibili e incontestabili da entrambe le parti pro e contro la teoria delle scie chimiche?
Eventualmente la sua rivista è interessata a partecipare?

La ringrazio per l'attenzione, Fulvio Turvani

4 commenti:

  1. Orso, secondo me sotto sotto avrebbe davvero voglia di dirti che hai ragione, ma deve mantenere anche lui la famiglia. Se gli cala la vendita di copie, soprattutto ora che c'è crisi..

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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